tanake | tsu.zu.ku

tanake | reazioni pilomotorie
marzo 2004 | 13 tracce
cd.r box | € 7.00
andrea caprara [sax alto]
roberto acciaro [chitarre]
maurizio bosa [basso elettrico]
martino acciaro [batteria]

track list
hijos... en el garage de los padres | barone leopoldo von masoch | olvidados | gommalacca | quieta rivoluzione | i'm sorry if my caterpillar could hurt you | france de nice et du sud est | scorie di democrazia nascoste sotto i tuoi piedi rendono il tuo sorriso splendente e tu non sai perchè | elogi inglesi alla serenità italiana | phosgene tank | erik&dylan | gli atleti dell'ozio

sands-zine  Band interessante questa dei Tanake, fiorentina d’adozione ma sarda per 3/4. L’abbiamo conosciuta per essersi distinta tra le più valide proposte della recente compilation della Wallace, “P.O. Box52”, in cui riproponevano, rielaborandoli, passaggi dal loro ep di esordio; un lavoro in cui mostravano una spiccata attitudine per le costruzioni post-rock condotte a braccetto con certe aperture jazz di atmosfera. Rispetto a quel primo lavoro, “Reazioni pilomotorie” si pone in netta contrapposizione: a muovere le fila di questo nuovo disco è la voglia di liberare completamente la propria creatività cercando un approccio totalmente improvvisativo alla materia rock e dunque una resa live in grado di catturare la vera essenza della loro musica. Tappe importanti per arrivare a questo disco sono state un’attività dal vivo concepita sulla libera improvvisazione (di cui si può trovare un saggio nel lavoro “depressione” scaricabile gratuitamente dal loro sito) e poi l’esperienza parallela del piccolo combo free-jazz-rock dei Freetto Meesto, in cui suonano appunto due Tanake, Andrea Caprara al sax e Martino Acciaro alla batteria; influenza, quella del free-jazz, che rimane depositata anche tra le maglie di questo cd. Il cd si presenta benissimo, in confezione artigianale di lusso: un contenitore cartonato spartano con, all’interno, splendide foto simil-polaroid, diverse per ogni cd. La musica fa ancora meglio: la costruzione lascia il posto alla destrutturazione; session improvvisate vengono spolpate e ridotte all’osso liberando frammenti di intuizioni, il tutto riproposto senza sovra-incisioni; basso (suonato da Maurizio Bosa) e batteria tracciano le linee guida su cui si inseriscono, abrasive e trasversali, la chitarra (suonata da Roberto Acciaro) e il sax, intenti ad affilare piuttosto che a smussare la spigolosità della musica. Il cd è molto vario: si passa da momenti più meditativi (Olvidados e Quietarivoluzione) a schegge jazz-core in odor di Flying Luttenbachers (Barone Leopoldo von lasoch e Road map), fino a scorie post-rock sulla scia dei nostrani Bron Y Aur (Phosgene tank). Al di là dei riferimenti, la proposta brilla per personalità, soprattutto grazie a quel senso di ironia (si coglie soprattutto nei titoli dei pezzi) che è condizione essenziale per chi voglia addentrarsi in certi territori senza rimanere ingabbiato in una serietà che risulta spesso a doppio taglio.
Alfredo Rastelli

komakino 15-Apr-2004 10:54 AM - Tanake - Reazioni Pilomotorie (13tx cd 44'31'' - Idee Nere rec 'o4) - Già assaggiati sulla compilation Collisioni in Cerchio, edita dalla From Scratch rec (leggi olds del 12 feb 'o4), eccoLi di nuovo, ora con una manciata di tracce, fissate su cd contenuto in un bel cofanetto in cartoncino (quasi credevo di trovarci dei marrons glaçés..), con tanto di polaroid annessa in b/n (immagino ogni copia contenga un pezzo unico): la mia con un bel piccione paffuto sopra un lampione. Scelta di classe. Il cd va messo nel lettore, e bisogna lasciarlo andare, - puoi metterti a leggere, a sistemare le tue cose, ti prepari un té, e Ti godi il tutto. Meglio se il cielo è grigio. - E' improvvisazione, o determinazione della cacofonia. - Cmq altalenante free jazz tra narcolessi (Olvidados) e convulsioni (Road Map, Barone Leopoldo Von Masoch): sorta di esercizio di empatia sull'improvvisazione tra i quattro. Sax (prima donna eccellente), chitarra, basso e batteria, - si scontrano, si fanno le boccacce (Quietarivoluzione), si allacciano le scarpe e preparano gli strumenti (Hijos..). Titoli improbabili x ogni pezzo, lunghissimi (prendo il respiro e...) come Scorie di democrazia nascoste sotto i tuoi piedi rendono il tuo sorriso splendente e tu non sai perché, - forse perchè sono strumentali e niente voce, e il non-sense sembra legare molto con le coordinate spastiche del free. - Insomma, as usual, consigliati e prezzo modico.. è davvero facile mettersi in contatto.. info@tanake.net.
Tanake - Reazioni Pilomotorie (13tx cd 44'31'' - Idee Nere rec 'o4) - Already met and tasted on Collisioni in Cerchio, compilation released by From Scratch rec (read olds of 12th feb 'o4), here They are again, - now with a handful of tracks, fixed on cd, contained in a nice box made with cardboard (at first, i believed someone sent me some marrons glacés..), with also a polaroid picture in b/w (i guess each copy contains an exclusive piece): mine is with a fatty pigeon over
a light. An original choice, i like. Album goes straight in Your cd player, and let it go, - You can go and read a book or a newspaper, You can range the room, have a cup of tea, - and just enjoy yourself. And best with cold weather outside. It's improvvisation, or determination of cacofonia. However, it's a swinging free jazz, between narcolepsy (Olvidados) and convulsions (Road Map, Barone Leopoldo Von Masoch): sort of excersice of empathy about improvvisation between these four guys. Sax (prima donna, fairly good), guitar, bass and
drums, - crushing, then grimaces (Quietarivoluzione), or just setting things and cables before everything starts (Hijos..). Unlikely titles for each track, even too much long (let me breath..) like Scorie di democrazia nascoste sotto i tuoi piedi rendono il tuo sorriso splendente e tu non sai perché, - maybe because these are instrumentals, with no voice, - and no-sense usually well fits with spastic coordinates of free. Well, once again, let me suggest to get in touch with Them.. it's really easy.. info@tanake.net.

paolo

altre musiche Un filone impro-jazz contraddistinto da un'impertinente irruenza hard-core ha contaminato un ampio settore della cultura musicale "marginale", che vive tra associazioni, centri sociali, collettivi ed etichette autoprodotte. Come De Dionyso Quartet, Anatrofobia e Zu, anche i fiorentini Tanake (collaterali di Freetto Meesto) scuotono i sensi più visceralmente sensibili alle aggressioni di volumi e ritmiche percussive, accostando, come in un gioco di contrasti, vagabondaggi sui terreni rumoristico-improvvisativi senza apparenti mappature di sostegno. Un quartetto: Bosa-Acciaro-Caprara-Acciaro, con basso elettrico e batteria di contenimento, sax alto e chitarra per insinuare rotture dell'ordine. Le mani che avevano infarinato il fritto misto di Lonely Woman e della ellingtoninana Caravan qui speziano l'impasto fino a farne un piatto dal sapore ibrido: nichilista, ruvido, dozzinalmente noise e concreto (con catene, coperchi, macchine da scrivere e quant'altro può fare "colore"). Un jazz-core che personalmente segna prospettive troppo ravvicinate e poco trasfiguranti, anche se ricche di buone premesse.
Che sia questa una fusione di generi capace di affermarsi nei prossimi anni?
Forse vale la pena sottolineare come sia più evidentemente consapevole questo modo di fare musica rispetto a quello di migliaia di gruppi rock (musica tradizionalmente considerata giovanile, ma oggi fruita e animata dai cinquantenni in su). In fondo mescolare rock, improvvisazione, jazz e musica contemporanea non significa riassumere le migliori tendenze creative del Novecento? Parliamone…
Due note in calce. La curata confezione in cartonato di Reazioni pilomotorie potrebbe indicare una soluzione a chi, pur continuando a produrre oggetti di plastica senza alcuna cura, si lamenta del calo delle vendite dei propri supporti.
Infine da un sito copyleft come questo vengono apprezzate prese di posizione anche in ambito musicale nella direzione del copyleft. Così raccomandano i Tanake: "Pubblici tutti i diritti del produttore fonografico e del proprietario dell'opera, sono auspicabili la duplicazione, il prestito e l'utilizzo di questo disco per la pubblica esecuzione e radiodiffusione, dichiarandone la fonte." Ne approfittiamo per la diffusione online di alcune tracce di questi materiali nella nostra sezione audio. Buon copyleft a tutti!

idbox  Interessante lavoro dei Tanake che in tredici composizioni offrono un intelligente “saggio” di musica improvvisativa, in cui la cacofonia si amalgama a timidi tentativi melodici.
Deflagrazioni elettriche, estatici momenti di quiete, ritmiche free-form, decostruzioni jazz, costruzioni dissonanti ed altri numerosi elementi sonori che si fondono in un approccio fortemente ansiogeno e tale da mettere a dura prova l’ascoltatore meno esigente.
“Reazioni Pilomotorie” è un’autoproduzione di rara intelligenza musicale, matura nel fondere i vari elementi, senza mai cadere nelle tentazioni di un suono autoreferenziale ed in qualche maniera autocelebrativo. Nonostante sia un lavoro d’improvvisazione pura è evidente la brillantezza della scrittura dei Tanake che riescono nell’impresa di rendere la sperimentazione fruibile ad un pubblico, che sia ovviamente pronto a rischiare qualcosa.
Segnalo che tutti i brani sono copyleft e che sono auspicabili la duplicazione, il prestito e l’utilizzo di questo disco per la pubblica esecuzione e radiodiffusione, dichiarandone la fonte.
Claudio "Linea Zapatero" Vitali

post-itrock [n.9 pag.1]  Ancora una volta post? mette i piedi su campi coltivati ad improvvisazione, questa volta i contadini sono in 4:
roberto acciaro: [+antenne+corde+arco+carta], macchina da scrivere, burp & yell machine andrea caprara: sassofoni [alto, tenore], clarinetto basso, bocchino & batteria
maurizio bosa: basso [+carta+bacchette]
martino acciaro: batteria [+catene+coperchi], kazoo e svariati oggetti sugli strumenti degli altri tanake
A partire dall'interessante pacchetto che contiene il cd costituito da una scatola di cartone, troviamo al suo interno una polaroid (a me è capitata un'istantanea di una suora e di un signore seduti in una sala d'attesa) e un cartoncino che ci illustra un po' di cose interessanti.
Come per esempio che il cd non è coperto da copyright, ma è copyleft, e come viene indicato:"tanake non crede nella mercificazione della musica, nessun copyright, tutti i pezzi sono coperti da copyleft" (un consiglio: fatevi un giro in rete per avere maggiori delucidazioni a proposito n.d.g.)
Ma veniamo alla musica...tredici tracce che partono dall'improvvisazione e prendono a volte quasi una forma, a volte clautrofobica, a volte cacofonica e a volte percussiva. Ci sono tracce che spiccano su altre per l'alchimia quasi perfetta tra gli strumenti, come 'quietarivoluzione', o 'road map' dove deliri di sax si incastrano con la batteria che improvvisa aperture ritmiche. Episodi più post-rocchettari sul finire del cd in 'scorie di democrazia nascoste sotto i tuoi piedi rendono il tuo sorriso splendente e tu non sai perchè' e in 'elogi inglesi alla serenità italiana..'
Forse lavorando un po' di più al missaggio, cercando di diversificare un po' i suoni, il disco risulterebbe ancora più interessante...ma questi sono solo miei pareri. Sicuramente da andare a vedere dal vivo, visto che le band che si aggirano in questi ambienti molto spesso riescono a comunicare molto più su un palco.
gianmaria

taxi driver  L'indie-jazz è sicuramente una delle più belle novità degli ultimi anni. Non che non fosse mai esistito ma è da poco tempo che è riuscito a conquistare l'attenzione del pubblico. Merito degli Zu che, infilandosi in contesti di qualsiasi genere, hanno fatto scoprire alla gente che il jazz non è solo per sfigati quarantenni con il codino.
Purtroppo, lo diciamo subito, alle vette compositive e carismatiche degli Zu non si avvicina nessuno. Ma non dobbiamo lamentarci per questo, i Tanake si muovono in un contesto leggermente differente. Più vicino al free-jazz-improvvisativo piuttosto che alla matematica/noise del jazz-core.
"Reazioni Pilomotorie" risulta per cui un disco vario e facilmente ascoltabile per quanto ostico ai primi ascolti. L'impianto tipicamente rock (chitarra, basso, batteria più sax) porta il suono della band in derive post e potrebbe colpire gli ascoltatori fan di Mogwai e co.
Chiudiamo in bellezza segnalandovi la splendida confezione di cartone e la mancanza di copyright. Per cui fate girare e diffondete liberamente!!
[Dale P.]
Canzoni Significative: Gommalacca, Quieta Rivoluzione.

storing  ons oordeel: 7
Metalige gitaargeluiden ondersteund door een drum en bas die alles wat van ver op een vast ritme lijkt proberen te vermijden. Er wordt geduwd en getrokken aan de snaren, een verdwaalde saxofoon stijgt op uit het niets en beantwoordt de kakofonie met een melodie, die al snel ondergedompeld wordt in een bad van noise. Schoonheid en lelijkheid vloeien in elkaar over. Rondom deze polen schurkt de muziek zich behaaglijk aan. Dat knusse is echter zelden van lange duur en de zachte vacht wordt al snel omgewisseld voor een agressieve klauw in het oor. Ziedaar een mogelijke beschrijving van de weerbarstige muziek van het Italiaanse Tanake, dat sinds 1999 actief is vanuit hun uitvalsbasis Florence. Reazioni Pilomotorie is hun tweede cd sinds het debuut tsu.zu.ku uit 2000 (dat je overigens kunt downloaden van hun site: Tanake gelooft (terecht) niet in copyright).
Dit is improvisatiemuziek met een anarchistische punkattitude. Wij denken meteen aan geestverwanten als The Ex. Met een nooit aflatende inzet verkennen Andrea (sax, basclarinet), Roberto (gitaar), Maurizio (bas) en Martino (drums) de pure improvisatie en laten zich zonder enig doel voor ogen meedrijven op de geluidsgolven die uit hun samenspel ontstaat. Geloof niets van een uitgestippelde 'Road Map', zoals één van de nummers getiteld is, die hun de enig juiste weg toont. Dit is muziek om in te verdwalen en zo hebben wij het het liefst.
tekst: bart de paepe

rockit  di Massimiliano Osini (e-mail: max(at)rockit dot it)
Mi sono già imbattuto nei Tanake, per la precisione quando ho recensito la compilation della Wallace, “P.O. Box52”. Devo dire che al tempo non ero rimasto particolarmente colpito dalla loro proposta, ma questo cd è invero molto più interessante. Innanzi tutto va segnalata la bellissima confezione, una scatola di cartone ben curata che è quasi un peccato dover aprire visto che occorre rompere un sigillo. All’interno, oltre al cd, si trovano foto simil-polaroid, carta velina, booklet e quant’altro.
Quando finalmente si inserisce il disco nel lettore si percepisce subito l’ambito in cui operano i Tanake, l’improvvisazione strumentale al confine tra jazz e rock d’avanguardia. Qualche nome come direttiva: Storm and Stress, Albert Ayler, Henry Cow, John Zorn… La costruzione dei singoli brani si riduce a sessioni strumentali in cui ad emergere sono soprattutto i frammenti, i quali si accumulano caoticamente alla ricerca di un senso. Il più delle volte si tratta di musica cacofonica, spesso claustrofobica, schizofrenica, in bilico tra sfuriate strumentali (“Road Map”, “Barone Leopoldo Von Masoch”) ed episodi al limite della narcolessia (“Quieta rivoluzione”). A tratti emergono sensazioni emotivamente distanti, ad esempio in "Phosgene tank", brano che, a livello superficiale sembra una cover dei Joy Division, ad un ascolto attento lo sembra ancor di più.
Sia come sia, con questo cd, i Tanake si inseriscono di prepotenza nel pur folto panorama post-rock italiano, dimostrando ulteriormente come da queste parti certe sonorità trovino la loro dimora ideale.

kathodik  In principio era il suono, poi venne l’improvvisazione sul suono ed ora vengono questi Tanake. Italiani come altri sperimentatori sonici quali Zu o Demodé, alleati nella ricerca e decomposizione dell’acustica fisica, vedi Zu, o nella rivoluzione strumentale come i Demodé, questi Tanake cercano la rivoluzione sorridendo, mandando in loop spazi di suono non sporcato dal male. L’ascolto è delicato, non si ha quella immediata pulsione liberatoria che si avverte in altri lidi, la ripetizione in questo caso giova come non mai, e piano piano il loro concetto di improvvisazione radicale si insinua nelle orecchie di chi vi si approccia con fare modesto, come richiede il loro operato strumentale. Che delicatamente dipinge spazi, riempie di sensazioni semplici e chiare il colore del suono, coccola e accudisce le nostre emozioni come un buon viatico/disco dovrebbe fare. E ci invita a ripreme play per cercare ancora una volta di dipanare il bandolo della matassa sonica avvinghiata con le nostre emozioni, per ottenere in maniera semplicemente vera quel piacere/gioia di ascoltare e cercare di capire il nostro mondo con gli strumenti della musica. Semplice ma bello.
Marco Paolucci.

blow up n.79 dicembre 2004 TANAKE Reazioni Pilomotorie .CD-r Idee Nere . 13t - 44:38
Al tempo (n.34) il quartetto toscano proponeva un icastico, stilizzato post-punk progressive, e così nel vol.2 della serie "PO Box 52" della Wallace Records (n.65). Maggior intraprendenza oggi; non che di free form rock non se ne conosca già. Ma le esplorazioni ci appassionano. Ritrovarsi "nel mezzo del camin" tra formule rassicuranti (il rock) e consapevoli smarrimenti compositivi (Quieta Rivoluzione), nelle "selve oscure" della "sperimentazione debole" (Gommalacca è un figlio ripudiato da tutti: jazz, rock, post-rock), pone sempre la premessa per nuove scoperte di sé. Nella boscaglia impro polistrumentistica (oltre al consueto macchina da scrivere, sassolini, catene -!!!...-) stormisce un vento no-jazz (Road Map) e la fantasia si estroflette nei titoli (Scorie di Democrazia Nascoste Sotto i Tuoi Piedi Rendono il Tuo Sorriso Splendente e Tu Non Sai Perché). Per libera associazione: Area, Starfuckers, Vonneuman, Comfort, adesso anche Tanake, in copyleft. (7/8)

il tirreno, domenica 10 aprile 2005  Tanake, “Reazioni pilomotorie”, Idee nere.
Improvvisazione pura: è questo il campo di battaglia per Tanake, creatura nata a Firenze con radici sarde e tenuta assieme dalle menti creative di Roberto e Martino Acciaro (rispettivamente chitarra e batteria), Andrea Caprara (sax) e Maurizio Bosa (basso). Un’ evoluzione rispetto ai precedenti lavori (comunque scaricabili gratuitamente dal sito www.tanake.net), dove c’era la ricerca di una parvenza di forma canzone. Con quest’ultimo “Reazioni pilomotorie” - che si apprezza pure per l’artigianale confezione cartonata con foto e adesivi in regalo - la band dichiara di aver abbandonato qualsiasi premeditazione e di essersi concentrata sul puro fluire musicale. Il risultato sta in 13 tracce, ora rumorose, ora rarefatte, piene di melodie e clangori, sibilanti e tribali. Ogni aggettivo ha il suo contrario, in pura libertà. Il tutto in copyleft, l’opposto del copyright: sono pubblici tutti i diritti del produttore e del proprietario dell’opera, con l’auspicio della duplicazione e pubblica esecuzione, purché venga citata la fonte.
GUIDO SILIOTTO

velvet goldmine  Tanake, “Reazioni pilomotorie”, (2004, Idee Nere, copyleft).
Punto zero.
Siamo di fronte a cacofonie radicali, derivazioni noise, improvvisazioni jazzistiche e rumorismo; ma il tutto è amalgamato con tanta maestria da non sembrare ciò che in realtà è.
Rivelazioni inattese.
C'è infatti da credere che grazie a un disco del genere anche chi non si fosse mai accostato ad approcci musicali dissonanti possa trovare uno spunto per iniziare un percorso in questo fantastico mondo. Anche chi ha paura di tutto ciò che è astruso e "difficile" musicalmente è quindi invitato a tentare almeno una volta l'avvicinamento a questo lavoro. Non nuocerà. E sopratutto non costerà dato che i Tanake, citando le note all'interno del digipak, "non credono alla mercificazione della musica, nessun copyright, tutti i pezzi sono coperti da copyleft". Copiatevi pure il disco insomma, e diffondetelo!
I brani di "Reazioni Pilomotorie" si susseguono con naturalità e non si spinge mai sull'acceleratore per troppo tempo; c'è sempre spazio per qualche sosta riposante e riflessiva durante la quale metabolizzare il contenuto con più serenità. L'apertura, affidata a "Hijos...", mette subito le carte in tavola: è già una dichiarazione di intenti che vi permetterà di capire l'universo sonoro del gruppo costituito da chitarre stiracchiate (e violentate in svariati modi), una batteria secca e un forte senso della libertà espressiva. "Barone..." è una scheggia jazz-core da 31 secondi che introduce il sax, vero strumento "voce" dell'opera intera, come meglio si capirà nella seguente "Olvidados" che ad una apertura meditativa lo aggiunge lanciandolo all'impazzata tra le bizzarrie dell'emozione psichica.
"Quietarivoluzione" concede un po' di respiro tra autoanalisi e lievi pennate atonali, c'è poi spazio per uno sghembo duetto di sax e chitarra in "France de nice...", una macchina da scrivere spunta in "Scorie di democrazia..." e per le aperture più classicamente (post?) rock ecco la virata di "Phosgene Tank".
Euforia.
Io mi vado a cercare anche il disco d'esordio (l'autoprodotto "Tsu.Zu.Ku" del 2000).
A voi le conclusioni.
(Jurij)